SOCIETA´ PARTECIPATE: storie di ordinaria amministrazione?
03-07-2016 20:35 - Le inchieste
I Comuni italiani, "per realizzare i propri fini istituzionali", hanno la possibilità di sottoscrivere quote di partecipazione a società, composte da altri enti pubblici e da privati. L´intreccio che si crea è piuttosto delicato, sia perché riunisce in un unico soggetto la normale propensione al profitto del privato e la tutela dell´interesse collettivo, che dovrebbe essere propria dell´ente pubblico, sia perché l´appoggio pubblico alle partecipate può "turbare il normale equilibrio di mercato".
Per mettere un freno a questa pericolosa commistione (divenuta negli ultimi anni sempre più frequente) la Legge Finanziaria 2015 ha imposto agli enti locali di "razionalizzare" il settore delle società partecipate, abbandonando tutte quelle non essenziali o prive di un efficace impatto sul territorio. Per l´esattezza andavano liquidate entro il 31 dicembre dell´anno scorso: 1) quelle "non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali"; 2) quelle "composte da soli Amministratori" (dato che una delle caratteristiche di molte partecipate è proprio quella di avere una pletora di Amministratori, spesso ben pagati, senza avere un solo dipendente); 3) quelle che costituiscono doppioni di altre società pubbliche.
Qual è la situazione nel Comune di Patti?
Dato che la Finanziaria 2015 ha imposto ai Comuni di rendere pubblica la situazione delle Partecipate (inserendo nel proprio sito, alla voce "Amministrazione Trasparente", il programma di razionalizzazione di queste Società, che deve essere approvato dalla sezione regionale della Corte dei Conti) possiamo farcene un´idea, nonostante alcune lacune relative ai bilanci degli ultimi anni.
Il Comune di Patti aveva già approvato il Piano di Razionalizzazione, richiesto dalla Finanziaria, il 20 novembre 2015 con una Determina Sindacale, che alleghiamo in PDF a fondo pagina. Ma nel marzo 2016 la Corte dei Conti regionale ha ritenuto questa relazione incompleta. L´amministrazione pattese ha dovuto perciò "integrare e rimodulare" il Piano, dotandolo di schede specifiche per ogni società, con una nuova Determina Sindacale (che alleghiamo sempre a fondo pagina), emanata il 26 maggio 2016 (cioè pochi giorni prima delle elezioni amministrative del 5 giugno), su cui non sappiamo se si sia già espressa la Corte dei Conti.
Nel documento a fondo pagina intitolato "Le società partecipate del Comune di Patti" analizziamo questo piano, integrandolo con alcuni dati supplementari. Ne è risultato un quadro interessante sia delle finalità perseguite che delle modalità di gestione.
Per mettere un freno a questa pericolosa commistione (divenuta negli ultimi anni sempre più frequente) la Legge Finanziaria 2015 ha imposto agli enti locali di "razionalizzare" il settore delle società partecipate, abbandonando tutte quelle non essenziali o prive di un efficace impatto sul territorio. Per l´esattezza andavano liquidate entro il 31 dicembre dell´anno scorso: 1) quelle "non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali"; 2) quelle "composte da soli Amministratori" (dato che una delle caratteristiche di molte partecipate è proprio quella di avere una pletora di Amministratori, spesso ben pagati, senza avere un solo dipendente); 3) quelle che costituiscono doppioni di altre società pubbliche.
Qual è la situazione nel Comune di Patti?
Dato che la Finanziaria 2015 ha imposto ai Comuni di rendere pubblica la situazione delle Partecipate (inserendo nel proprio sito, alla voce "Amministrazione Trasparente", il programma di razionalizzazione di queste Società, che deve essere approvato dalla sezione regionale della Corte dei Conti) possiamo farcene un´idea, nonostante alcune lacune relative ai bilanci degli ultimi anni.
Il Comune di Patti aveva già approvato il Piano di Razionalizzazione, richiesto dalla Finanziaria, il 20 novembre 2015 con una Determina Sindacale, che alleghiamo in PDF a fondo pagina. Ma nel marzo 2016 la Corte dei Conti regionale ha ritenuto questa relazione incompleta. L´amministrazione pattese ha dovuto perciò "integrare e rimodulare" il Piano, dotandolo di schede specifiche per ogni società, con una nuova Determina Sindacale (che alleghiamo sempre a fondo pagina), emanata il 26 maggio 2016 (cioè pochi giorni prima delle elezioni amministrative del 5 giugno), su cui non sappiamo se si sia già espressa la Corte dei Conti.
Nel documento a fondo pagina intitolato "Le società partecipate del Comune di Patti" analizziamo questo piano, integrandolo con alcuni dati supplementari. Ne è risultato un quadro interessante sia delle finalità perseguite che delle modalità di gestione.
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