21 Novembre 2024
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Open Patti

PATTI e gli “OPEN DATA”

Open è un aggettivo inglese corrispondente all’italiano “aperto”, ma nel più ricco
significato di “libero, pubblico, comunicativo”. Da qualche anno, legato al sostantivo
data (dati), allude alla possibilità offerta dalla tecnologia informatica di trarre dalla massa di informazioni (che abbiamo solo teoricamente a disposizione) una vera
conoscenza: accedere sul web ad una serie di documenti e poterli analizzare e
confrontare, rendendoli più intellegibili grazie agli strumenti di analisi e di
combinazione informatica, trasforma i loro contenuti in dati “open”, utilizzabili per
comprendere meglio la realtà e per prendere iniziative più efficaci.
Certo tocca a chi usa lo strumento informatico trovare, evidenziare e
connettere i documenti più significativi e costruire su di essi una trama di
condivisione collettiva di conoscenza, che può essere il primo passo per la creazione
di una “sfera comune”, in cui l’innovazione tecnologica diventi innovazione sociale.
La sfera “comune”, distinta da quella “pubblica” dei governi e da quella “privata”
degli interessi particolari, infatti, può diventare la base per rivoluzionare la
formazione dei processi decisionali e per gestire alcuni servizi e spazi comuni.

E’ su questi presupposti che “Il Paese Invisibile” vorrebbe costruire nel proprio
territorio una rete, un coordinamento (che, d’accordo con chi già condivide con noi
quest’idea, abbiamo pensato di chiamare Open Patti) di associazioni e cittadini, convinti come noi della necessità di creare una sfera comune di informazioni, saperi e progetti di gestione condivisa del territorio.
In questa direzione abbiamo aperto sul sito una nuova sezione (“Documenti condivisi”), in cui analizziamo e rendiamo disponibili (anche se non ancora in formato open) alcuni documenti pubblici, rilevanti per la vita collettiva del paese.

Gli obiettivi concreti che la nostra associazione propone a questa rete sono:

> L’apertura e la digitalizzazione degli archivi comunali e di tutti gli archivi
storici e statistici riguardanti il territorio pattese.

> Una mappatura dettagliata del paese, che evidenzi luoghi di interesse
storico, archeologico e culturale, nonché quel che resta delle terre comuni.

> La successiva creazione di iniziative volte alla valorizzazione del retaggio
storico culturale, per il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti e lo
sviluppo di un turismo sostenibile, legato alla condivisione più che al consumo.

> La spinta verso processi decisionali più inclusivi (comprendenti ad esempio
referendum consultivi riguardo alle decisioni più invasive rispetto alla comunità) e
più trasparenti, con una accessibilità immediata alle informazioni riguardanti gli
appalti pubblici, il bilancio, la gestione dei servizi.

> L’apertura di spazi comuni di discussione non solo all'interno della comunità,
ma grazie alla rete anche verso l’esterno, permettendo ad un’utenza sempre più
vasta di confrontarsi con persone geograficamente molto distanti, ma che possono
vivere gli stessi problemi di straniamento e sradicamento, dovuti al fatto di
trovarsi ai margini del processo di globalizzazione economico e sociale.

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