Rioni, Contrade e Frazioni: IL RIONE DI SAN NICOLA-BUCCIRIA
29-08-2014 11:39 - Cenni storici
Piazza San Nicola negli anni '50
E´ il quinto rione del Centro Storico di Patti di cui ci occupiamo, seguendo l´ordine cronologico della loro formazione.
Frequentata già dal ´200, ma popolata solo nella seconda metà del ´500, la "Valle di San Nicola" è il secondo rione nato fuori dalle mura aragonesi ed il primo ad essere specializzato nell´artigianato (delle pentole di creta, della seta e delle calzature) e nel commercio (delle carni, di frutta e verdura, di formaggi e salumi, del pesce e, più tardi, di stoffe, merceria e calzature).
Lo stesso nome di "buccirìa" (originariamente macelleria) è sinonimo più in generale, in diverse città siciliane, di "mercato" e questo rione, infatti, era popolato da moltissimi ambulanti e nogozianti. Era anche il quartiere vivace ed animato della borghesia commerciale ed impiegatizia, con la prima tipografia ed i primi bar eleganti, in cui si incontravano gli intellettuali pattesi.
Oggi è messo fortemente a rischio da una scellerata ristrutturazione urbanistica, che potrebbe snaturare definitivamente la sua vocazione commerciale, culturale e socialmente aggregante: sta ai suoi abitanti e a tutti i pattesi, che vogliono recuperarne queste funzioni, mobilitarsi per difenderlo.
Frequentata già dal ´200, ma popolata solo nella seconda metà del ´500, la "Valle di San Nicola" è il secondo rione nato fuori dalle mura aragonesi ed il primo ad essere specializzato nell´artigianato (delle pentole di creta, della seta e delle calzature) e nel commercio (delle carni, di frutta e verdura, di formaggi e salumi, del pesce e, più tardi, di stoffe, merceria e calzature).
Lo stesso nome di "buccirìa" (originariamente macelleria) è sinonimo più in generale, in diverse città siciliane, di "mercato" e questo rione, infatti, era popolato da moltissimi ambulanti e nogozianti. Era anche il quartiere vivace ed animato della borghesia commerciale ed impiegatizia, con la prima tipografia ed i primi bar eleganti, in cui si incontravano gli intellettuali pattesi.
Oggi è messo fortemente a rischio da una scellerata ristrutturazione urbanistica, che potrebbe snaturare definitivamente la sua vocazione commerciale, culturale e socialmente aggregante: sta ai suoi abitanti e a tutti i pattesi, che vogliono recuperarne queste funzioni, mobilitarsi per difenderlo.
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