Primo Maggio: quale lavoro?
01-05-2015 12:26 - News Generiche
Sempre più festa del lavoro che se ne va, come questo "Quarto Stato" di Giuseppe Armenia. Ma se ne va e si riduce come lavoro legale e come lavoro garantito da regole ottenute dopo anni di lotte e oggi sempre più cancellate o semplicemente ignorate.
Il lavoro diventa apertamente (anche nel Paese Invisibile) un lavoro temporaneo, non tutelato e sempre più sfruttato da un padronato, che spera di recuperare così i costi di una crisi, che ci viene presentata ostinatamente come temporanea, ma che appare sempre più prossima a divenire crisi irreversibile del modo di produzione capitalistico.
Il lavoro per cui lottare, allora, è un lavoro nuovo, estraneo alle logiche produttive dell´attuale società e capace di reinventare, come ha sempre fatto nei periodi di transizione, un mondo diverso e migliore.
Il lavoro diventa apertamente (anche nel Paese Invisibile) un lavoro temporaneo, non tutelato e sempre più sfruttato da un padronato, che spera di recuperare così i costi di una crisi, che ci viene presentata ostinatamente come temporanea, ma che appare sempre più prossima a divenire crisi irreversibile del modo di produzione capitalistico.
Il lavoro per cui lottare, allora, è un lavoro nuovo, estraneo alle logiche produttive dell´attuale società e capace di reinventare, come ha sempre fatto nei periodi di transizione, un mondo diverso e migliore.