24 Dicembre 2024
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La foto della settimana n° 102.Rione San Nicola: l´Amministrazione non riesce a concludere l´appalto

08-04-2016 01:41 - La foto della settimana
E´ fallito il 29 marzo scorso, per l´Amministrazione pattese, l´ultimo tentativo di portare a termine l´appalto dei lavori di riqualificazione del rione San Nicola Bucciria, dato che, dopo l´abbandono della Building di Milazzo, che ha accusato il Comune di violazione del contratto, l´ultima ditta a cui la Giunta aveva chiesto di subentrare nell´appalto (la DSP di Barcellona) ha reso noto il proprio disinteresse per un´opera pubblica condotta fin dall´inizio in modo improvvisato e poco trasparente.
Per il Sindaco non resterebbe ora che l´ultima spiaggia dell´ordinanza d´urgenza, per risanare almeno Via Roma, la storica strada ottocentesca che da tre mesi affonda nel fango, che verrebbe affidata così, con procedura negoziata, al miglior offerente, proprio alla vigilia delle elezioni comunali. Naufragherebbe, invece, nei tempi lunghi di un nuovo bando di lavori tutto il resto dell´appalto, che comprende il rifacimento della piazza principale del rione ed il restauro dell´ottocentesca Fontana del Calice (di cui vedete nella foto le vaschette, portate nella Sala del Consiglio Comunale dopo una delibera di protesta del Consiglio). Il condizionale è d´obbligo anche in questo caso, però, dato che il cantiere non è ancora stato consegnato dalla Building, che contesta le offerte di pagamento del Comune, e dato che la tutela posta dalla Soprintendenza su Via Roma rende incerta la possibilità che i lavori siano affidati senza adeguate garanzie di tutela di un bene storico.
Residenti, commercianti ed associazioni di questa zona del Centro Storico pattese si sono ritrovati perciò ancora una volta in assemblea, nella Sala Parrocchiale di San Nicola, per cercare una diversa via d´uscita, che possa ancora salvare il finanziamento regionale (che l´amministrazione sta perdendo) e quel che resta dell´antico rione dei mercanti.
L´ultima speranza è affidata ad una reinterpretazione della norma di subentro nell´appalto, dato che, secondo le ultime prescrizioni dell´Autorità anticorruzione, il Comune ha sbagliato ad interpellare semplicemente la seconda e la terza tra le ditte classificate secondo il bando di gara, perché non ha tenuto conto dello sforamento della soglia di congruità prevista dal bando ed ha perpetuato l´errore già compiuto 5 anni fa, quando i lavori erano stati appaltati con uno stratosferico ribasso del 46%. La proposta di subentro, invece, andrebbe fatta a quelle imprese, che correttamente avevano presentato ribassi non superiori al 33%.
Associazioni e cittadini tenteranno perciò ancora una volta di sostituirsi ad un ente locale che si è dimostrato del tutto incapace di salvaguardare beni pubblici e privati e di trovare adeguati criteri di gestione del territorio.


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