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IL CAMPANILE INVISIBILE

24-08-2016 09:48 - Cenni storici
Il Campanile della Cattedrale di Patti è stato riaperto ieri sera al pubblico (dopo moltissimi anni di chiusura), per una breve visita, che è stata emozionante per i tanti pattesi presenti, desiderosi di vedere da vicino quel campanile che campeggia sul paese, dando alla zona più antica della città il suo caratteristico profilo.
Ottima dunque l´iniziativa dell´assessore al turismo, che ha reso possibile l´evento, anche se è stato poco felice l´orario prescelto, dato che il buio ha reso un po´ più difficile l´ascesa nella parte finale ed in gran parte impossibile la visuale dello splendido panorama e la lettura delle iscrizioni sulle campane. Ci auguriamo, comunque, che non si tratti di un fugace evento estivo, ma dell´inizio di una riapertura che dovrebbe essere periodica (almeno una volta al mese), arricchendo le ragioni di visita alla Cattedrale ed al Centro Storico.
Data l´assenza di schede informative e di spiegazioni (rese difficili dalla brevità della visita, dovuta al buon afflusso di visitatori), pensiamo di fare cosa gradita a molti condividendo alcune notizie, tratte dai saggi sulla Cattedrale di Riccardo Magistri e da un numero del periodico "Vita Nostra" del 1933, in particolare dalla bellissima rubrica "Memorie Pattesi", curata da Carmelo Sardo Infirri.
Il Campanile fu fatto costruire nel 1588 dal Vescovo Giliberto Isfar et Cruyllas, dopo che, nel 1544 il Castello e la Cattedrale erano stati devastati dai pirati turchi. Uno storico pattese (il Giardina) accenna ad una controversia tra il Vescovo ed il Capitolo sul progetto, che spinse Isfar a realizzarlo a proprie spese, ma in modo da rendere impossibile ogni futuro ampliamento della Cattedrale. Il suo intento fu però vanificato dopo che, nel 1693, la poderosa struttura in pietra arenaria pattese fu in parte incorporata in un ampliamento della Chiesa, che tolse slancio e prospettiva alla torre campanaria. Altre costruzioni ne hanno poi avvolto tutta la parte bassa, tranne lo spigolo Nord-Ovest. La sua solennità, perciò è percepibile ormai solo da lontano.
E´ ispirato a 3 diversi stili architettonici: le fondamenta e la struttura, infatti, sono in stile Romanico, la parte centrale, arricchita da nicchie, cornici e fornici, è Rinascimentale e la cupola preannuncia il Barocco. E´ alto 30 metri.
Ha pianta quadrata (circa m.6x6) e presenta all´esterno tre divisioni orizzontali, sottolineate da tre cornici, che delimitano su ogni faccia 3 campate sovrapposte. La più bassa ospita in latino l´iscrizione con il nome del Vescovo Isfar e la data finale di costruzione. Nella campata intermedia c´è lo stemma di Isfar ed in quella più alta, nella facciata rivolta verso Nord e le isole Eolie, si apre una nicchia a catino di conchiglia, che ospita la statua in marmo di San Bartolomeo, a cui sono dedicate la Cattedrale di Patti e quella di Lipari, in ricordo dell´originaria unione dei due vescovati o forse a protezione dei pericoli provenienti dal mare.
A circa 20 metri di altezza si apre la cella campanaria, con 4 fornici, larghi ognuno quasi 2 metri, chiusi da inferriate. Ospitava 4 campane (la Maggiore, le due Mezzane - la Vecchia e la Santa Teresa - e la Squilla), tutte adorne di numerose iscrizioni. I Pattesi avevano dato ad ognuna un soprannome, ispirato dal suono che producevano: la Maggiore era ´Ntonia (ton, ton), quella della Messa era Tana (tan, tan) quella del Gloria era Febronia e la più piccola, che era quella della Dottrina, dato che suonava la domenica pomeriggio per il Catechismo, era Tinnira (tin, tin). Nel 1662 ne era stata istallata una legata all´orologio, detta Lo Schiglio.
Nel 1982, durante la ricostruzione dopo il terremoto del 1978, è stato applicato un congegno elettrico, che fa suonare le campane per le funzioni liturgiche e per le "ore canoniche". Nel 2007 sono state rimosse le due campane mezzane e la piccola e, accanto alla storica Maggiore, sono state montate 4 nuove campane, opera di una fonderia di Burgio (AG).
La Cupola, su un tamburo di raccordo ottagonale, ha 4 lati più grandi e i 4 angolari più piccoli ed è sormontata da una pigna con croce di ferro e banderuola dei venti.
Al Campanile si accede dall´interno della Cattedrale, lungo una scala a chiocciola di 78 gradini triangolari, che girano intorno ad un bastone di pietra di 20 cm. di diametro, illuminata da 5 feritoie ed una finestra. Due pozzi posti ai lati della scala ospitavano uno i meccanismi dell´orologio, l´altro le corde delle campane.

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