MERCATO DELLE ERBE: Mercato degli Invisibili
27-08-2016 17:55 - News Generiche
Dal 3 Settembre fino alla fine di Ottobre, ogni sabato, torneremo in Piazza Greco per ricominciare il nostro Mercato delle Erbe.
Perché ancora questo Mercato alla Buccirìa di Patti? E soprattutto per chi?
Cominciamo dalla seconda domanda: questa iniziativa del "Paese Invisibile" è fatta innanzitutto per chi abita nel Centro Storico e conosce il vuoto ed il silenzio che cala negli antichi quartieri non appena spenti i fuochi fatui degli eventi estivi. E´ fatta per chi non sempre può o vuole utilizzare l´automobile, per recarsi al mercato extra-urbano o nei supermercati. E´ fatta per ricreare nelle piazze del paese antico, per tutti i pattesi ed i visitatori, lo spazio per il dialogo e per l´incontro e l´occasione per ritrovare la memoria di uno stile di vita, che solo i borghi possono preservare.
Il nostro Mercato "delle Erbe" è fatto anche per i venditori: piccoli coltivatori diretti, che a fatica continuano a praticare le colture tradizionali della nostra area, per le quali è sempre più ridotto il margine di commercializzazione, tra le assurde limitazioni europee ed i metodi di coltivazione adottati da medi e grandi proprietari solo per intercettare i finanziamenti agricoli. E´ fatto per portare sui banchi le erbe spontanee e quelle mediche, per tornare all´uso delle sementi locali, per riscoprire ricette e sapori che la grande industria ha espropriato ed omologato in una "dieta mediterranea" da supermercato. E´ fatto anche per sostenere una dieta vegetariana, opportuna per ragioni salutari ed etiche.
Ma in questo ritorno di fine estate-inizio autunno il Mercato cerca di allargarsi anche al piccolo artigianato creativo, al collezionismo ed all´usato: pratiche adatte ad un periodo di crisi, che speriamo siano adottate da chi non sa che fare dei molti oggetti inutilizzati, che spesso conserviamo e non sempre possiamo o siamo disposti a regalare, dagli studenti che vogliono vendere libri e materiali scolastici, da chi non sa dove vendere il piccolo antiquariato o le collezioni di proprietà, da chi non può più permettersi di comprare oggetti nuovi e da chi si dedica ad un artigianato non professionale, per applicare la propria creatività e non di rado una vera capacità artistica, ideando forme sperimentali ed utilizzando materiali di ogni tipo.
Il Mercato Invisibile è fatto insomma, come spesso si usa dire (non sempre a proposito) in questi ultimi anni, per scambiare colture e culture, sapori e saperi, conoscenze e ricordi. Se riuscirà a farlo non dipenderà solo da noi che lo organizziamo, ma da quanti vorranno frequentarlo e farlo proprio.
Perché ancora questo Mercato alla Buccirìa di Patti? E soprattutto per chi?
Cominciamo dalla seconda domanda: questa iniziativa del "Paese Invisibile" è fatta innanzitutto per chi abita nel Centro Storico e conosce il vuoto ed il silenzio che cala negli antichi quartieri non appena spenti i fuochi fatui degli eventi estivi. E´ fatta per chi non sempre può o vuole utilizzare l´automobile, per recarsi al mercato extra-urbano o nei supermercati. E´ fatta per ricreare nelle piazze del paese antico, per tutti i pattesi ed i visitatori, lo spazio per il dialogo e per l´incontro e l´occasione per ritrovare la memoria di uno stile di vita, che solo i borghi possono preservare.
Il nostro Mercato "delle Erbe" è fatto anche per i venditori: piccoli coltivatori diretti, che a fatica continuano a praticare le colture tradizionali della nostra area, per le quali è sempre più ridotto il margine di commercializzazione, tra le assurde limitazioni europee ed i metodi di coltivazione adottati da medi e grandi proprietari solo per intercettare i finanziamenti agricoli. E´ fatto per portare sui banchi le erbe spontanee e quelle mediche, per tornare all´uso delle sementi locali, per riscoprire ricette e sapori che la grande industria ha espropriato ed omologato in una "dieta mediterranea" da supermercato. E´ fatto anche per sostenere una dieta vegetariana, opportuna per ragioni salutari ed etiche.
Ma in questo ritorno di fine estate-inizio autunno il Mercato cerca di allargarsi anche al piccolo artigianato creativo, al collezionismo ed all´usato: pratiche adatte ad un periodo di crisi, che speriamo siano adottate da chi non sa che fare dei molti oggetti inutilizzati, che spesso conserviamo e non sempre possiamo o siamo disposti a regalare, dagli studenti che vogliono vendere libri e materiali scolastici, da chi non sa dove vendere il piccolo antiquariato o le collezioni di proprietà, da chi non può più permettersi di comprare oggetti nuovi e da chi si dedica ad un artigianato non professionale, per applicare la propria creatività e non di rado una vera capacità artistica, ideando forme sperimentali ed utilizzando materiali di ogni tipo.
Il Mercato Invisibile è fatto insomma, come spesso si usa dire (non sempre a proposito) in questi ultimi anni, per scambiare colture e culture, sapori e saperi, conoscenze e ricordi. Se riuscirà a farlo non dipenderà solo da noi che lo organizziamo, ma da quanti vorranno frequentarlo e farlo proprio.