La foto della settimana n°118: LAVORO DI CITTADINANZA?
17-03-2017 15:11 - La foto della settimana
Fino all´anno scorso i lavori socialmente utili (come lo scerbamento della foto di oggi, la pulizia dei cimiteri, il rifacimento manuale della segnaletica stradale, la pulizia straordinaria dei parchi cittadini) erano affidati a disoccupati di lunga durata o a persone che si trovano in condizione di disagio sociale. Svolgendo mansioni che la pubblica amministrazione (per una perversa distribuzione del personale interno) non riesce mai a svolgere, questi soggetti economicamente svantaggiati potevano arrotondare occasionalmente il proprio reddito.
Ma, evidentemente, questi "sprechi" sono caduti sotto la scure dei nostri accorti amministratori, che da qualche mese si avvalgono, per questi lavori, di un personale del tutto gratuito. Lo chiamano "volontariato", ma le persone che lo svolgono (ex-carcerati ed immigrati) sono praticamente costrette a svolgere senza compenso queste attività, per una malintesa forma di recupero o di integrazione sociale.
Arruolati da una cooperativa onlus (che incassa contributi, prende appalti a forte ribasso e può permettersi addirittura di sponsorizzare eventi comunali, come il recente carnevale), i giovani "devianti" praticano quello che nella società feudale si chiamava lavoro coatto (o corvée).
Avevamo già segnalato la perversione dei progetti scuola-lavoro, che insegnano agli studenti che il lavoratore migliore è quello non retribuito. Oggi gli affianchiamo il "volontariato forzato". Che sia questo il "lavoro di cittadinanza" proposto di recente da Renzi?