La foto della settimana n° 94: UNA SCOMMESSA DA VINCERE
04-12-2015 14:19 - La foto della settimana
Porta San Michele, nell´omonimo rione pattese: sette secoli portati abbastanza bene, nonostante le ferite gravissime degli ultimi 70 anni (a partire, cioé, dal bombardamento anglo-americano del 1943, fino alle ultime offese arrecate dal cemento negli anni più recenti). Da alcune settimane è in corso un restauro diretto dalla Soprintendenza e finanziato dal Comune (subentrato all´inadempiente Regione Siciliana), che tiene con il fiato sospeso tutti i pattesi, timorosi per la sorte di questo amato monumento trecentesco, eretto dagli Aragonesi durante la guerra dei Vespri Siciliani e rimasto l´unica sopravvivenza di quell´antica cinta muraria e delle sue 5 porte.
Dalla fitta cortina eretta intorno ai lavori di restauro cominciano a filtrare i primi risultati e si intuiscono alcune positive direttrici di lavoro: si sta eliminando, infatti, ogni traccia del cemento, malamente utilizzato fino ad oggi per frenare la disgregazione delle pietre, e lo si sta sostituendo con malte che danno una patina anticante (non sappiamo se queste malte siano, come voleva il progetto, il frutto di un´apposita miscela che ricalcasse quelle originarie, o sia di tipo prefabbricato, ma i primi risultati sembrano accettabili). Si è eliminato l´altarino moderno, appoggiato nel 2000 ad uno dei muri montanti della porta, e si sono rimossi i gradini sulla soglia, aggiunti negli anno ´50, quando si era rialzato il livello della strada del rione.
La Direzione dei lavori sta valutando il modo migliore per ricostruire l´antico piano di calpestio, consentendo allo stesso tempo un agevole passaggio sia ai tanti pattesi, che continuano ad utilizzare la porta come comoda via di accesso dal Fiume Provvidenza agli antichi rioni medievali, sia ai portatori delle storiche "Varette" pasquali, che ogni venerdì santo vengono spostate dalla Chiesetta sul fiume presso la Chiesa di San Michele, dove vengono addobbate e partono per la lunga e suggestiva processione dei Misteri, seguita ogni anno da centinaia di persone.
Anche la ditta pattese che sta eseguendo i lavori, nonostante un´esperienza solo recente di restauro (maturata nel vicino borgo di Montalbano Elicona), sembra impegnata al massimo nell´eseguire le direttive della Soprintendenza.
Ci auguriamo perciò che dalle nebbie del tempo e dalle cortine del cantiere di lavoro Porta San Michele ritorni presto ad essere un intatto e visibile documento della Memoria storica pattese.
Dalla fitta cortina eretta intorno ai lavori di restauro cominciano a filtrare i primi risultati e si intuiscono alcune positive direttrici di lavoro: si sta eliminando, infatti, ogni traccia del cemento, malamente utilizzato fino ad oggi per frenare la disgregazione delle pietre, e lo si sta sostituendo con malte che danno una patina anticante (non sappiamo se queste malte siano, come voleva il progetto, il frutto di un´apposita miscela che ricalcasse quelle originarie, o sia di tipo prefabbricato, ma i primi risultati sembrano accettabili). Si è eliminato l´altarino moderno, appoggiato nel 2000 ad uno dei muri montanti della porta, e si sono rimossi i gradini sulla soglia, aggiunti negli anno ´50, quando si era rialzato il livello della strada del rione.
La Direzione dei lavori sta valutando il modo migliore per ricostruire l´antico piano di calpestio, consentendo allo stesso tempo un agevole passaggio sia ai tanti pattesi, che continuano ad utilizzare la porta come comoda via di accesso dal Fiume Provvidenza agli antichi rioni medievali, sia ai portatori delle storiche "Varette" pasquali, che ogni venerdì santo vengono spostate dalla Chiesetta sul fiume presso la Chiesa di San Michele, dove vengono addobbate e partono per la lunga e suggestiva processione dei Misteri, seguita ogni anno da centinaia di persone.
Anche la ditta pattese che sta eseguendo i lavori, nonostante un´esperienza solo recente di restauro (maturata nel vicino borgo di Montalbano Elicona), sembra impegnata al massimo nell´eseguire le direttive della Soprintendenza.
Ci auguriamo perciò che dalle nebbie del tempo e dalle cortine del cantiere di lavoro Porta San Michele ritorni presto ad essere un intatto e visibile documento della Memoria storica pattese.