La foto della settimana n° 88: LA SCUOLA INVISIBILE
11-10-2015 09:54 - La foto della settimana
Più di un anno fa (nell'estate del 2014) la Commissione di gara per l'aggiudicazione dei lavori per il nuovo Liceo Scientifico (insediata presso la ex-provincia) dava il grande annuncio che finalmente, dopo 50 anni dalla sua costituzione, questa scuola pattese avrebbe avuto una propria, adeguata sede, lasciando i locali privati fatiscenti che la ospitano oggi.
La "Acquafico srl", infatti, proprietaria di uno stabile in via di costruzione presso la Stazione Ferroviaria, si era aggiudicata l'appalto, senza le temute contestazioni. Si poteva così annunziare trionfalmente che i nuovi locali avrebbero aperto le porte ai 370 studenti nell'anno scolastico 2015-16.
Da allora, però, tutto è rimasto fermo: il costruttore (che è anche il proprietario di una delle attuali sedi provvisorie del Liceo, per la quale incassa dallo Stato un cospicuo affitto) non solo, come si vede nella foto, non ha proseguito i lavori, ma ha anche affittato quelli che avrebbero dovuto essere la palestra ed il parcheggio della scuola ad una grande catena di supermercati.
Senza dubbio ciò gli consente di realizzare maggiori profitti, ma è possibile che l'ente appaltante e la scuola non trovino nulla da ridire?
La "Acquafico srl", infatti, proprietaria di uno stabile in via di costruzione presso la Stazione Ferroviaria, si era aggiudicata l'appalto, senza le temute contestazioni. Si poteva così annunziare trionfalmente che i nuovi locali avrebbero aperto le porte ai 370 studenti nell'anno scolastico 2015-16.
Da allora, però, tutto è rimasto fermo: il costruttore (che è anche il proprietario di una delle attuali sedi provvisorie del Liceo, per la quale incassa dallo Stato un cospicuo affitto) non solo, come si vede nella foto, non ha proseguito i lavori, ma ha anche affittato quelli che avrebbero dovuto essere la palestra ed il parcheggio della scuola ad una grande catena di supermercati.
Senza dubbio ciò gli consente di realizzare maggiori profitti, ma è possibile che l'ente appaltante e la scuola non trovino nulla da ridire?