La foto della settimana n° 81: UN MARE DI...MOTOSCAFI
26-07-2015 11:18 - La foto della settimana
Le acque calde e tranquille del bel Golfo di Patti sono diventate da alcune estati una sorta di parcheggio (più o meno abusivo) di motoscafi di piccola e media grandezza, a cui la Capitaneria di Porto (in mancanza di un porticciolo) assegna porzioni di mare, intervallate da zone riservate rigorosamente ai bagnanti, in cui i natanti non dovrebbero passare per nulla, e tanto meno a motore acceso.
La legge prevede infatti che il motore venga spento a 200 metri dalla riva, a cui ci si dovrebbe poi accostare, a perpendicolo, a remi. Nulla di tutto ciò, purtroppo, viene rispettato dai motoscafisti, che approdano trionfalmente a riva a tutta velocità, dopo aver disegnato traiettorie diagonali anche nello spazio interdetto ai natanti.
Le violazioni sono favorite dal fatto che da qualche anno né il Comune di Patti né quello di Gioiosa Marea assegnano alla Capitaneria (che pure l´ha richiesta più volte) una sede sulla costa. Il risultato è un inquinamento superficiale da nafta che cresce con il progredire della giornata ed un rischio costante di essere investiti per chiunque provi a nuotare un po´ più in là della battigia, cosa che è sempre stata abituale in questo tranquillo tratto di mare.
Ma è davvero necessario fruire del mare come di una strada urbana o come di un supermercato, da cui attingere comodamente una fauna ittica sempre più rara? Non possiamo credere che questo sia un segno di progresso o di più diffuso benessere: restiamo convinti che sia solo una profonda incapacità di comprendere e di sapere godere la bellezza del mare e, più in generale, del nostro ambiente naturale.
La legge prevede infatti che il motore venga spento a 200 metri dalla riva, a cui ci si dovrebbe poi accostare, a perpendicolo, a remi. Nulla di tutto ciò, purtroppo, viene rispettato dai motoscafisti, che approdano trionfalmente a riva a tutta velocità, dopo aver disegnato traiettorie diagonali anche nello spazio interdetto ai natanti.
Le violazioni sono favorite dal fatto che da qualche anno né il Comune di Patti né quello di Gioiosa Marea assegnano alla Capitaneria (che pure l´ha richiesta più volte) una sede sulla costa. Il risultato è un inquinamento superficiale da nafta che cresce con il progredire della giornata ed un rischio costante di essere investiti per chiunque provi a nuotare un po´ più in là della battigia, cosa che è sempre stata abituale in questo tranquillo tratto di mare.
Ma è davvero necessario fruire del mare come di una strada urbana o come di un supermercato, da cui attingere comodamente una fauna ittica sempre più rara? Non possiamo credere che questo sia un segno di progresso o di più diffuso benessere: restiamo convinti che sia solo una profonda incapacità di comprendere e di sapere godere la bellezza del mare e, più in generale, del nostro ambiente naturale.