La foto della settimana n° 72: LE FONTANE DEL CENTRO STORICO (4)
26-04-2015 17:50 - La foto della settimana
La Fontana del Calice, che dal 1915 campeggia al centro di Piazza Niosi, sarà restaurata tra breve nell´ambito dei lavori in corso nel rione S. Nicola-Bucciria. Si procederà ad una ripulitura del marmo e (tramite la rimozione di una parete) ad una messa a punto del meccanismo idraulico, per cercare di ripristinare uno dei 4 cannelli, da sempre rimasto all´asciutto (tanto che la fontana era detta familiarmente in dialetto, per quella mancanza, Donna Margherita tri naschi).
"Scolpita nel 1854, in un magazzino dell´Ospizio di S. Rosa, in marmo di Carrara" - ricorda lo storico locale Carmelo Sardo Infirri - la fontana, che ha la forma di un tronco di obelisco ornato da foglie e palmette, fu collocata inizialmente al Centro della Villa Comunale, in una grande vasca circolare o ottagonale, sopra un dado a 4 facce, fornita ognuna di un rosone da cui zampillava l´acqua. Anche sopra l´obelisco, dal calice che dà nome al monumento, fuoriusciva uno spruzzo di pioggia. Nel 1872 fu rimossa dalla Villa per fare posto al palco della musica e tornò in magazzino, finché nel 1915 non si portò l´obelisco nella piazza attuale, detta allora "Piazza del Mercato", dove, privato della base originaria, fu contornata da 4 vaschette tonde, scolpite da una sola mano, ma anch´esse riciclate da altri luoghi (due - dice Sardo Infirri - provenivano dal convento di San Francesco, una dal vicino Vicolo Tindari ed una da S. Leonardo).
L´acqua della Fontana (detta l´Acqua Vecchia, "adatta a cuocere bene le erbe"), proveniva dalle fondamenta di un settecentesco palazzo posto poco più sopra e sottolineiamo con piacere che questa fonte, riconosciuta alla fine potabile dall´ARPA ed oggi incanalata in nuove tubature, tornerà ad alimentare la storica Fontana.
"Scolpita nel 1854, in un magazzino dell´Ospizio di S. Rosa, in marmo di Carrara" - ricorda lo storico locale Carmelo Sardo Infirri - la fontana, che ha la forma di un tronco di obelisco ornato da foglie e palmette, fu collocata inizialmente al Centro della Villa Comunale, in una grande vasca circolare o ottagonale, sopra un dado a 4 facce, fornita ognuna di un rosone da cui zampillava l´acqua. Anche sopra l´obelisco, dal calice che dà nome al monumento, fuoriusciva uno spruzzo di pioggia. Nel 1872 fu rimossa dalla Villa per fare posto al palco della musica e tornò in magazzino, finché nel 1915 non si portò l´obelisco nella piazza attuale, detta allora "Piazza del Mercato", dove, privato della base originaria, fu contornata da 4 vaschette tonde, scolpite da una sola mano, ma anch´esse riciclate da altri luoghi (due - dice Sardo Infirri - provenivano dal convento di San Francesco, una dal vicino Vicolo Tindari ed una da S. Leonardo).
L´acqua della Fontana (detta l´Acqua Vecchia, "adatta a cuocere bene le erbe"), proveniva dalle fondamenta di un settecentesco palazzo posto poco più sopra e sottolineiamo con piacere che questa fonte, riconosciuta alla fine potabile dall´ARPA ed oggi incanalata in nuove tubature, tornerà ad alimentare la storica Fontana.