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CHI HA PAURA DEL "PAESE INVISIBILE"?

12-10-2017 21:55 - News Generiche
A 5 mesi di distanza da un comunicato stampa, con cui attaccavano la nostra Associazione (abbandonandosi ad insulti gratuiti e qualunquisti contro il nostro Presidente), 8 dei 10 membri della "Maggioranza Consiliare" di Patti hanno ribadito qualche giorno fa, durante l´ultimo Consiglio Comunale, la sostanza e la forma di quell´attacco, minimizzando la sproporzione tra le poche righe di critica su Facebook da parte di un privato cittadino e la pubblica gogna che ne era seguita da parte di esponenti della massima Assemblea elettiva del paese e dichiarando inoltre apertamente la volontà politica di abbattere o almeno capitozzare, forse già a novembre, gli alberi del Parco Cittadino, già messi a rischio dalla Determina dirigenziale, che ci eravamo permessi di interpretare in questo senso nel maggio scorso.
Fa dunque tanta paura alla Maggioranza che sostiene l´attuale Amministrazione l´attenzione che rivolgiamo agli atti pubblici, che hanno effetti definitivi sul nostro territorio? E´ dunque così insopportabile la "lesa maestà" che una voce indipendente può creare contro un´Autorità che vorrebbe restare indenne da fastidiosi controlli dal basso verso il proprio operato?
Ma ricapitoliamo brevemente i fatti, per chi potrebbe giustamente non ricordarli più.
Ai primi di maggio di quest´anno, subito dopo la consegna alla Cooperativa che se ne è aggiudicata l´appalto, il Parco Comunale è stato chiuso per "lavori di manutenzione straordinaria", tuttora in corso. Tra i lavori necessari c´era la rimozione di rami pericolanti. Se ne è fatto carico (per la prima volta dopo molti anni) l´Ufficio Tecnico del Comune, che con propria Determina Dirigenziale ha stanziato 7.000 euro "a corpo", per "lavori di taglio e rimozione di tutti gli alberi ad alto fusto ormai secchi del Parco". Il nostro Presidente si è limitato allora ad osservare, con poche righe su Facebook, che quella frase (associata ad una spesa di una certa entità) poteva voler dire "tutti gli alberi, perché sono ormai secchi" o "tutti gli alberi che risultino eventualmente secchi". In quest´ultimo caso, però, chi avrebbe dovuto stabilire quanti e quali fossero, dato che né l´Ufficio Tecnico né l´Assessore competente o il Sindaco lo avevano fatto?
Le nostre poche righe hanno scatenano allora la protesta di molti cittadini e soprattutto l´attenzione di "Italia Nostra", che ha emesso un comunicato stampa a tutela dell´unico polmone verde rimasto alla città (dopo la strage di alberi, anche secolari, già perpetrata nella Villa Comunale ed in alcuni viali e piazze del nostro paese) e di alcuni Consiglieri di Minoranza, che hanno cercato di fare luce sui fatti. L´allarme era rientrato dopo che la ditta incaricata del taglio si era limitata ad abbattere, sempre per la cifra ormai stanziata di 7.000 euro, solo 3-4 alberi secchi e pochissimi rami, dato che la stagione non era adatta alla potatura.
La Maggioranza Consiliare aveva emesso intanto il comunicato di cui dicevamo all´inizio, a cui era seguita una replica dei Consiglieri di Minoranza ed una risposta della nostra Associazione (tutti atti che abbiamo già pubblicato in quell´occasione sul nostro sito, nella Sezione "Documenti condivisi", in data 10/06/17, link: http://www.ilpaeseinvisibile.it/Modelli-di-cittadinanza-Invisibili-mordacchie-e-cicute.htm)
Pochi giorni fa quindi, su questi episodi, si è aperto un Dibattito in Consiglio Comunale, che provvederemo come sempre a divulgare non appena sarà pubblicato sull´Albo Pretorio, dato che la stampa cittadina non ne ha dato alcun resoconto. E questa lacuna è comprensibile, dato che questo Dibattito non è stato poi così rilevante, anche perché, come sanno i pochissimi che seguono di persona il Consiglio, si è ormai abituati ad un livello dimesso di molti interventi e ad un tono di colloquiale battibecco, più adatti forse a discussioni private che ad un pubblico consesso. Ci sembra importante, però, sottolineare di questo dibattito due aspetti emersi durante alcuni interventi: uno di forma, l´altro di sostanza.
1) Riguardo alla forma, sottolineiamo come non si sia voluto ammettere neanche "a freddo" (con la felice eccezione di due Consiglieri di Maggioranza, che hanno voluto scusarsi pubblicamente, insieme alla Minoranza, con il nostro Presidente, avendo preso atto dell´effetto prodotto da quel documento) che un Comunicato ufficiale di censura della Maggioranza del principale organo deliberativo del paese contro un privato cittadino è un atto di grave intimidazione, non tanto verso una determinata persona (che è notoriamente difficile intimidire) quanto verso qualunque altro cittadino volesse seguirne l´esempio. E´ il classico caso del "colpirne uno per educarne cento", che cerca di isolare il contagio del "cattivo esempio": chi si permette di criticare la maggioranza, esercitando un controllo diretto sul suo operato, sarà messo alla pubblica gogna.
2) Nella sostanza, invece, ci sembra importante evidenziare che uno dei Consiglieri (non sappiamo quanto per tracotanza o per ingenuità) ha ammesso che lo scopo del provvedimento sugli alberi non era quello di mettere in sicurezza il Parco, ma quello di eliminare tutte le piante di alto fusto, che ormai "tolgono la vista del mare" dalla piazza soprastante. Ma per fare questo è evidente che gli alberi si dovranno tagliare quasi tutti, o almeno capitozzare drasticamente (operazione che ne mette notoriamente a rischio la sopravvivenza). Dunque l´allarme che avevamo lanciato era giustificato, come conferma l´annuncio fatto dallo stesso Consigliere che questo taglio, frenato a maggio, sarà fatto comunque dall´attuale Amministrazione, magari già a novembre, quando qualche esperto di comodo potrebbe sostenerlo anche "scientificamente".
Non ci sembra, però, che una decisione così importante per il territorio urbano possa essere presa solo dai consiglieri e dagli assessori, che "vogliono vedere il mare dalla piazza", né dalla Cooperativa aggiudicataria del bando di gestione. Ci sembra invece più giusto che un provvedimento antieconomico ed a nostro avviso dannoso per la qualità della vita del paese come questo sia discusso prima pubblicamente ed apertamente con tutti i cittadini, che dovranno poi subire gli effetti di una decisione così rilevante, e con le Associazioni impegnate nella tutela ambientale.



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