80 ANNI DI GUERRA TRA LA GENTE
13-08-2016 12:21 - News Generiche
Nell´aprile del 1937 fu il bombardamento tedesco su Guernica ad inaugurare le stragi di civili, che oggi fanno metodicamente parte di quella che è stata definita dai generali della NATO come "la guerra tra la gente": una guerra mondiale strisciante, che si manifesta vistosamente in alcuni focolai, ma che non risparmia ormai i civili in nessuna parte del mondo.
Allora come oggi la propaganda dei paesi occidentali, principali responsabili di questi bombardamenti, addossa le distruzioni alle truppe irregolari dei paesi colpiti: nel ´37 si disse che erano stati gli anarchici spagnoli in fuga a radere al suolo la città, così come oggi si dice che sono i miliziani dell´ISIS ad occupare gli ospedali e a seminare morte ritirandosi.
Anche a Patti, 73 anni fa, dal 9 al 12 agosto del 1943, furono gli arei anglo-americani a distruggere gran parte del Centro Storico del paese ed a causare la morte di molti pattesi, ma la memoria popolare, da cui ci si sforzò con cura di cancellare i nomi e le storie delle tante vittime, ha finito con il ritenere responsabili delle rovine (rimaste visibili fino ad oggi) le truppe tedesche in ritirata.
In memoria delle vittime pattesi di allora e in difesa dei due milioni di abitanti di Aleppo, la città siriana che corre il pericolo di essere totalmente distrutta dai bombardamenti, ci auguriamo che si ponga fine, anche con atti unilaterali, a questo tipo di guerra, che miete vittime soprattutto tra i più deboli: negli ospedali e tra i bambini.
Allora come oggi la propaganda dei paesi occidentali, principali responsabili di questi bombardamenti, addossa le distruzioni alle truppe irregolari dei paesi colpiti: nel ´37 si disse che erano stati gli anarchici spagnoli in fuga a radere al suolo la città, così come oggi si dice che sono i miliziani dell´ISIS ad occupare gli ospedali e a seminare morte ritirandosi.
Anche a Patti, 73 anni fa, dal 9 al 12 agosto del 1943, furono gli arei anglo-americani a distruggere gran parte del Centro Storico del paese ed a causare la morte di molti pattesi, ma la memoria popolare, da cui ci si sforzò con cura di cancellare i nomi e le storie delle tante vittime, ha finito con il ritenere responsabili delle rovine (rimaste visibili fino ad oggi) le truppe tedesche in ritirata.
In memoria delle vittime pattesi di allora e in difesa dei due milioni di abitanti di Aleppo, la città siriana che corre il pericolo di essere totalmente distrutta dai bombardamenti, ci auguriamo che si ponga fine, anche con atti unilaterali, a questo tipo di guerra, che miete vittime soprattutto tra i più deboli: negli ospedali e tra i bambini.